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N. 5 maggio 2009
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Anniversario
![]() a cura della redazione Nostra Signora d’Europa Il Santuario di Gibilterra celebra i 700 anni
della fondazione. Qui, ogni sera, è officiata una Messa per la pace. Benedetto XVI, recentemente, ha nominato il card. José Saraiva Martins, clarettiano, prefetto emerito della Congregazione delle cause dei santi, suo inviato speciale alle celebrazioni conclusive dell’anno giubilare indetto nel VII centenario della devozione a Nostra Signora d’Europa, che hanno luogo a Gibilterra il 5 maggio.
Localizzato in territorio britannico d’oltremare, il Tempio di Nostra Signora d’Europa è stato costruito in un’antica moschea trasformata in cappella dagli spagnoli nel 1462, dopo la Reconquista. Nell’VIII secolo la penisola iberica fu invasa dai mori, provenienti dall’Africa. Tra il 742 ed il 1300 costruirono quello che oggi è conosciuto come il Castello moresco; nel punto più a sud della Rocca, vicino al mare, costruirono una moschea. I mori vissero a Gibilterra fino al 1309; vi sono riscontri storici a sostegno dell’ipotesi che la moschea fu costruita prima del 1309: è noto che già durante la breve occupazione spagnola (1309-1333), la moschea era usata come santuario cristiano. Dal 1333 al 1462 Gibilterra fu nuovamente sotto il dominio arabo; il 20 agosto del 1462 fu riconquistata, ed i mori furono espulsi definitivamente.
La piccola moschea venne riconvertita in un santuario cristiano e dedicata a Nostra Signora patrona d’Europa; la statua in legno policromo della Vergine con il Bambino (sec. XV), venne posta nel Santuario. Il Santuario subì alterne vicende nel corso dei secoli successivi: fu saccheggiato, abbandonato e demolito; ricostruito ed usato come magazzino, fino al 1959, anno in cui fu salvato da un’ulteriore demolizione e dichiarato monumento nazionale. Dal 1962 vennero intrapresi lunghi lavori di restauro, e nel 1968 la statua della Vergine restaurata tornò con una grande processione nel Santuario. Nel 1979 Giovanni Paolo II approvò ufficialmente il titolo del Santuario come Nostra Signora d’Europa e patrona di Gibilterra («Le chiediamo di sostenere la fede dei suoi figli in tutta l’Europa, le affidiamo la vita della Chiesa in questo continente»), la cui festa si celebra il 5 maggio, data nella quale ricorre anche il Giorno dell’Europa.
Il 10 febbraio l’Ufficio filatelico della Città del Vaticano ha emesso un minifoglio costituito da quattro francobolli del valore di 0,85 euro sui quali è raffigurata la statua policroma della Vergine, conservata nel Santuario della Rocca. L’emissione è stata accompagnata da un’analoga uscita fogliettata da parte delle Poste di Gibilterra, i cui francobolli (con soggetto analogo a quello vaticano), hanno valore nominale da 61p. |
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