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N. 5 maggio 2009
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Opinioni
![]() di BRUNO PODESTÀ, diacono Originali e inediti La Parola: LENTEZZA E OMISSIONI NELL’ACCETTARE LE APPARIZIONI PRIVATE. Ho letto l’intervento di mons. Porfirio Patiño Leal sul tema delle apparizioni. È pur vero che questo è un campo dove si deve procedere con molta prudenza. La credulità, come ha detto il Presule messicano, può giocare brutti scherzi. Tuttavia quando queste sono giudicate genuine, ha affermato mons. Porfirio, apportano un provvidenziale aiuto spirituale. Il Vescovo ha esortato la Congregazione della fede affinché aggiorni i criteri di discernimento in questa materia. È auspicabile che nel processo per accertare la genuinità di queste apparizioni ci sia meno lentezza. Su 295 apparizioni sottoposte allo scrutinio della Congregazione della fede, solo dodici sono state riconosciute canonicamente.
È recente il caso delle apparizioni della Madonna avvenute in Francia, nel piccolo paese di Laus, dal 1664 al 1718: solo circa tre secoli dopo, il 4 maggio del 2008, sono state riconosciute e approvate dal vescovo locale (ringraziamo gli abitanti di Laus per aver creduto e per la loro perseveranza, altrimenti questo Santuario, dedicato a Nostra Signora di Laus, luogo di pellegrinaggi e di preghiera, oggi sarebbe inesistente). Questo è un esempio di rilevante lentezza. Ma abbiamo anche casi di omissioni nel riconoscere e accettare messaggi pervenuti da queste apparizioni che hanno causato gravi conseguenze. Il Magistero, è pur vero, è infallibile nel definire verità dottrinali e morali attinenti alla nostra fede ma, in altre decisioni non pertinenti strettamente alla Rivelazione, può mancare per omissione. Giovanni XXIII, con sincera semplicità, ha detto: «Come tutte le organizzazioni terrene, anche la Chiesa può sbagliare».
Un’analisi critica sulle apparizioni di Fatima ci fa capire quanto sia stato tragico e catastrofico per il mondo il fatto che non siano state accolte con prontezza le richieste fatte dalla Madonna. Così ha scritto suor Lucia nel suo diario: «Mi dispiace che nonostante la richiesta dello Spirito Santo questa opportunità sia stata lasciata svanire. Anche nostro Signore Gesù si lamenta di questa ritrosità. Questo atto di consacrazione (della Russia al Cuore immacolato di Maria) avrebbe soddisfatto la sua giustizia e ottenuto il perdono al mondo liberandolo dal flagello della guerra...». E con quali conseguenze? Come aveva predetto la Madonna, il comunismo sparse i suoi errori in molte nazioni, causando persecuzioni alla Chiesa e l’umanità venne percossa duramente con una guerra disumana che apportò distruzioni incalcolabili, sofferenze indicibili e 50 milioni di morti. È un vero peccato che nella Chiesa, specialmente tra il clero, il muro del pregiudizio per le apparizioni sia ancora così compatto, quasi impenetrabile. Si capisce la necessità di procedere con prudenza, ma si dovrebbe anche considerare che la troppa prudenza e la lentezza nel discernere sono altrettanto pericolose. Si rischia di perdere preziosi doni di grazia e di misericordia di Dio per la Chiesa e per il mondo. Diacono Bruno Podestà,
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